Green come il bambù

Il bambù può essere considerato materiale green, per il suo elevatissimo grado di leggerezza, resistenza e crescita dimensionale. Oggi trova numerosi impieghi in diversi settori, dall’arredamento ai giocattoli, dal cibo alle finiture di componenti di computer. Molto diffuso l’uso del bambù anche per la realizzazione di costruzioni, pratica che è stata abbandonata per un periodo dell’epoca moderna, per lasciar spazio a legno e cemento. Recentemente è tornato ad essere utilizzato, sia nei territori di cui è originario, sia in occidente.

Il bambù è caratterizzato dalla natura fibrosa dei suoi tessuti, che gli conferisce una straordinaria resistenza, maggiore rispetto al legno (sia in trazione che in compressione), all’acciaio (in trazione) e al calcestruzzo (in compressione).
Il bambù cresce con grande rapidità, anche fino a 60cm al giorno, adattandosi a diverse condizioni atmosferiche. La resistenza del bambù ad attacchi di funghi ed insetti può essere incrementata grazie alla scelta della specie più adatta (ne esistono più di 1300), all’età della pianta ed ai successivi trattamenti per l’essicazione e per la protezione, tutti metodi interamente naturali.

Nella progettazione edile è fondamentale prestare attenzione sia agli elementi strutturali che alla copertura, per proteggere il materiale da acqua e luce, consentendo alle strutture di ridurre il loro grado di deteriorabilità e di aumentare la resistenza nel tempo.
Il bambù come materiale da costruzione è inoltre una pianta altamente sostenibile: durante la coltivazione non vengono impiegati pesticidi o fertilizzanti; il suo uso permette la riduzione di emissioni di gas serra; la diffusione presso le popolazioni più povere consente la presenza di colture utilizzate a livello locale per la realizzazione di strutture per fronteggiare l’emergenza abitativa; il costo è pari a circa 1/3 delle costruzioni tradizionali.